Lagrù Produzioni – Lagrù Play – Marche Tube
presentano
SCENA MUTA
Di e con Piero Massimo Macchini
Regia di Leonardo Accattoli
Giovedì 29 e venerdì 30 dicembre e sabato 7 e domenica 8 gennaio
Ore 21:15
Auditorium Giusti di Sant’Elpidio a Mare
In questo momento storico che ci tocca vivere, le parole tante volte sembrano non avere il coraggio di uscire e allora rimangono incastrate nella testa, nella pancia, in gola. Forse perché siamo pervasi da una continua sensazione di stallo. E come dargli torto, a queste benedette parole. Dopo due anni di pandemia e tutto lo strascico di precarietà, rabbia e paura che ne sono conseguite, non abbiamo fatto in tempo a riadattarci alla vita e a una seppur minima speranza nel futuro che ecco arrivare i venti di una Terza Guerra Mondiale in Europa.
Terrorizzati, ci siamo ritrovati di punto e a capo: pietrificati, ci guardiamo intorno con sguardo vacuo, la bocca aperta, le parole incastrate… insomma, eccoci di nuovo senza parole, pronti a fare SCENA MUTA. La scena muta come difesa e resa, di fronte alla paura, ma anche di fronte all’imbecillità dei tuttologi da social, dei politici che continuano imperterriti il loro “magna magna”, o alle più comuni vicissitudini del quotidiano (un conto salatissimo al ristorante, una figuraccia durante un rapporto sessuale, la solita multa del solito ausiliare del traffico per i soliti due minuti di ritardo, …).
D’altra parte, nonostante la continua evoluzione della tecnica e della scienza, non è ancora stato inventato un modo migliore per demonizzare le incertezze, il senso di inutilità che ci pervade, o tutte le paure – fino alla più grande, la più eterna, la paura della morte -, del ridere. La scena muta come fuga e la risata come cura.
Scena muta è un monologo che parla del quotidiano e dei tanti suoi aspetti attraverso un excursus autobiografico di Piero Massimo Macchini, che per un’ora e venti – insieme alla voce fuori campo della sua coscienza (o, forse, solo di sua madre… chissà!) accompagna il pubblico in un viaggio pieno di risate e di silenzi, utilizzando svariate tecniche dello spettacolo dal vivo, passando in un attimo dal cabaret, al (melo)drammatico, fino al mimo. Questo viaggio che trascina il pubblico saltellando da un aneddoto divertente a un altro, avrà però un epilogo inaspettato. Macchini infatti alla fine arriverà a parlare di come un episodio di stalking gli abbia condizionato un periodo della vita e di come in certi casi parlare, denunciare, lasciarle uscire, quelle parole di paura, di rabbia e di sconcerto, sia necessario. Di come, insomma, in certi casi, non sia possibile fare scena muta.
Scenografo Giacomo Pompei
Audio Alessio Rutili
Disegno Luci RS Project
Costumi Marta Jane Alesiani
Management Cristiano Virgili
Grafica Brando Alessandrini
Foto Stefano Mancinelli
Ringraziamenti speciali Matteo Berdini per la gentile concessione del titolo
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Telefono: 328-7756579
mail: info@lagruproduzioni.com
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