dom 20 Novembre ore 17
Con Oberdan Cesanelli, Stefano Leva, Lorenzo Palmieri
Testo: Lorenzo Palmieri
Cosa accadrebbe se al mondo venisse vietato il Teatro?
Divieto assoluto di recitare, raccontare storie e assistere a uno spettacolo. Ne sentiremmo la mancanza oppure ci faremmo l’abitudine e andremmo avanti? In un magazzino di catalogazione e distruzione di oggetti teatrali, due semplici operai svolgono il loro monotono compito. Eliminano scenografie, oggetti di scena, parrucche e costumi come se niente fosse. Ormai sono oggetti inutili e il mondo ha bisogno di spazio. Ma, un giorno, capita loro fra le mani qualcosa che non avevano mai visto: un Burattino.
All’inizio cercano di capire di cosa si tratta. È una bambola? Un casalingo? Come si muove? Può parlare? Che voce può avere? Spinti dall’entusiasmo, finiscono addirittura per allestire uno spettacolo dietro a un vecchio armadio. Sono euforici, non avevamo mai provato una sensazione simile, vogliono raccontare a tutti la loro scoperta. Non si accorgono però di aver compiuto il più atroce dei delitti. Hanno fatto Teatro. Un agente dell’ SRT (Servizi reati teatrali) irrompe in scena e inizia un lungo interrogatorio.
E qui nasce l’idea. I due lo convinceranno che con quel burattino non si può fare Teatro. Si tratta di un semplice robot di vecchia generazione, capace di muoversi e parlare da solo. In un vortice di gag esilaranti e colpi di scena, riusciranno nell’inganno e a salvarsi la vita? Uno spettacolo ispirato al romanzo “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury che vuole ragionare sul senso del teatro al giorno d’oggi, di quanto sia indispensabile per la crescita di un bambino e per la sua vita da adulto.
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